Sudore, paura, forza, motivazione, fatica, coraggio, tenacia e infinita adrenalina; questi gli aggettivi per farvi immediatamente capire il senso e il vero mood della Reebok Spartan Race. Probabilmente vi sembreranno un tantino “forti” ed “esagerati”, ma credetemi , posso assolutamente testimoniare da spartana quale sono stata, che non ci potrebbero essere parole migliori per spiegare al meglio questa sfida, stimolante -molto- e parecchio divertente. Dopo la prima tappa italiana a Roma -26 aprile- è stata la volta di Milano, che lo scorso 14 giugno ha ospitato ed organizzato con grandissimo successo il secondo appuntamento Reebok Spartan Race. Caratterizzata da Cinque km e 18 ostacoli, tra cui monkey bars, fire jump, cargo net, spear throw, la sprint ha visto 3.500 partecipanti, suddivisi in batterie da 210- 225 spartans ogni quarto d’ora; fango, sterrato asfalto e caldo, si non dimentichiamoci del caldo che probabilmente ha rappresentato l’ostacolo più arduo. Con partenza e arrivo presso l’arena Civica, passando per l’Arco della Pace e il Castello Sforzesco, la sprint, la “più facile” delle tre Spartane – a seguire la super e la beast – ha visto partecipare con grandissima motivazione atleti e “meno atleti”, in maniera assolutamente sana e con grandissimo spirito di collaborazione. Devo però fare un mio piccolo e personale appunto riguardo le penalità. Chi non riusciva a superare un ostacolo avrebbe dovuto, secondo le regole della Reebok Spartan Race, eseguire 30 burpees; ho purtroppo notato che tanti non hanno proprio rispettato le regole, non effettuandone il numero richiesto. Credo che una gara di questo tipo, è prima di tutto una gara contro se stessi. Non rispettare il regolamento a mio parare equivale a prendersi in giro e un vero sportivo, indipendentemente che sia un “vero atleta” o no, non dovrebbe assolutamente farlo. Con enorme stupore, perché vi giuro, proprio non pensavo, mi è toccata solamente una penalità – io i 30 burpies li ho fatti tutti, forse nel dubbio anche qualcuno in più -. Gli ostacoli sono stati parecchio divertenti, filo spinato e fango, quello che mi è piaciuto di più. Il mio outfit, total look Reebok (sponsor ufficiale delle gare italiane Spartan Race) era assolutamente perfetto, in particolar modo le scarpe, vere e proprie punte di diamante della collezione Spartan. Le All Terrain Series, sono state infatti appositamente pensate e realizzate per le gare su sterrato e per gli ostacoli, grazie alla loro aderenza, resistenza e drenaggio dell’acqua, mi sono stati fedeli per tutto il tempo della gara – il mio tempo è stato di circa 50 min- senza mai “abbandonarmi” per un istante. Vi assicuro che a fine gara ero veramente sfinita, distrutta e ovviamente sporchissima di fango, ma la sensazione di estrema soddisfazione , felicità e vittoria verso me stessa, sono state le cose che mi hanno fatto credere senza alcun dubbio maggiormente nelle mie capacità fisiche e soprattutto mentali e fatto meditare anche sul fatto che niente è impossibile: la testa comanda, il corpo “si limita soltanto ad eseguire gli ordini”. Soldato Jane è pronta – dovrò allenarmi un bel po’ sulla corsa, vero mio punto debole- per la prossima Spartan Race e anche allora darò tutto quello che posso e che ho! Lo sport – quello vero e costante- è vita, adrenalina, emozione e salute. Allenarsi oggi per essere in forma domani… sempre! Un grazie speciale alla mia amica e compagna di crossfit Veronica Di Micco per avermi seguita e sostenuta durante il percorso con la sua super reflex.
Sweat, fear, strength, exertion, courage, tenacity and endless adrenaline; these are the adjectives to make you immediately understand the sense and mood of the Reebok Spartan Race.They may seem a little “strong” and “exaggerated”, but believe me, I can vouch that as a Spartan, there couldn’t be better words to describe this challenge, very stimulating and lot of fun. After the first stop-over in Rome on the 26th of April, it was now Milan’s turn. On the 14thof June, Milan hosted and organized the second appointment for the Reebok Spartan Race, with enormous success. Characterized by Five km and 18 obstacles, where there were monkey bars, fire jump, cargo net, spear throw, the sprint showed 3,500 participants, divided into batteries of 210-225 spartans every fifteen minutes; mud, dirt, tar and very hot. Don’t less us forget the heat which was probably the worse obstacle ever. With the start and finish line at the Civica Arena, passing though the Arco della Pace and Sforzesco Castle, the sprint was the “easier” of the three Spartans. The Super and the beast were to follow. I saw athletes and the less athletic compete, in a very healthy way and with great spirit. I must however say a little something on the penalties. For those who were unable to pass over an obstacle, were due to carry out 30 burpees according to the Reebok Spartan Race. I saw that many didn’t actually follow the rules, hence not performing the number requested. I think that a race of this caliber, is firstly a race against oneself. To not respect the rules is the same as taking the mick out of yourself. And a true athlete, whether a “real” one or not, shouldn’t do it at all. With great amazement, because I swear and really didn’t think that I only gor to do one penalty. I did all of the 30 burpees, and maybe even a few more. The obstacles were really great fun, barbed wire and mud are the ones I loved most. My outfit, totally Reebok (official sponsor for the Italian Spartan races) was absolutely perfect, especially the shoes, which were truly the gem of the Spartan collection. The All Terrain Series were in fact thought and created for races on dirt and for obstacles, so thanks to their adhesion, resistance and water drainage, they were faithful to me throughout the race. My time was about 50min, without “abandoning” myself for a second. I can assure you that I was worn out by the end of the race, exhausted and obviously dirty with mud, but the feeling of extreme satisfaction, happiness and victory were the things that made me believe, without a doubt, in my physical abilities, but more importantly mental ones, and meditate on the fact that nothing is impossible. The head commands, the body “limits itself to follow the orders”. Soldier Jane is ready – I really must train for the reace which is my weaker point- for the next Spartan Race and then again I will give myself completely! Sport – the constant one –is life, adrenaline, feelings and health. To train today to feel great tomorrow…always! A special thank you to my friend and crossfit companion Veronica Di Miccio for having followed me and supported me during the course with her amazing super reflex.
La spartan family al completo – prima e dopo- … AROOO 🙂 !!
Reebok Spartan Race Photo Credits: Alessandro Dealberto e Andrea Magna