Lo scorso 16 marzo in occasione della partita Milan-Parma grazie a Nutrilite, da qualche anno tra gli sponsor ufficiali della squadra rossonera, oltre che visitare e vivere il dietro le quinte della squadra ho avuto modo di approfondire con il Dott. Alberto Dolci (*)il tanto amato ma nello stesso tempo temuto argomento “sport e sana alimentazione”. E’ stata davvero una piacevole e interessante chiaccherata, che si è poi trasformata in un’intervista dai toni leggeri, frizzanti e assolutamente curiosi. Direi che non ci poteva essere periodo migliore di questo per pubblicarla. La prova costume si avvicina e chissà che magari qualcuna di voi potrebbe prendere spunti da mettere subito in atto. Di certo in poco tempo non si possono fare i miracoli; le regole fondamentali per un corretto e sano stile di vita rimangono sempre e comunque la costanza e le buone abitudini alimentari. Un giusto equilibrio, senza mai esagerare. Il cibo è vita è energia; sana alimentazione non vuol dire evitare o eliminare il cibo, ma vuol dire semplicemente “andarci d’accordo”, evitando le esagerazioni/limitazioni. Il troppo sia da una parte che dall’altra non fa mai bene e non è sicuramente salutare.
(*) è collaboratore del Milan per la pianificazione, l’esecuzione e l’interpretazione degli esami ematochimici dei campioni rossoneri, attualmente supporta lo staff medico di MilanLab
Cosa si intende esattamente per “alimentazione sana” ?
Il concetto di alimentazione sana ovviamente è molto ampio e richiederebbe una risposta articolata così lunga e complessa da risultare perfino noiosa. Cerchiamo quindi di semplificarlo al massimo. Credo che il primo requisito di un’alimentazione sana sia la consapevolezza di quello che si mangia oltre che di quanto si mangia. In questo senso mi sento di indicare 5 errori principali che una persona può commettere:
MANGIARE TROPPO
MANGIARE TROPPO POCO
MANGIARE TROPPO POCO VARIATO
MANGIARE SEMPRE (PER NOIA)
MANGIARE CIBI INADEGUATI
…e ci tengo a sottolineare che a questi atteggiamenti distorti verso l’alimentazione sono particolarmente esposti gli adolescenti e i giovani, con il risultato finale che si rischia di trascinare questi errori per tutta la vita. Quindi il consiglio per una alimentazione sana è quello di essere sempre consapevoli di quello che si mangia, non arrivare mai a mettere in bocca qualcosa senza rendersene veramente conto o non sapere quanto si è mangiato. Quando interrogando qualsiasi persona sulle sue abitudini alimentari mi accorgo che è in grado di riferire esattamente cosa mangia, perché ha scelto certi cibi, quando mangia tanto lo sa perfettamente, ecco sono sicuro che su questa persona sarà possibile lavorare con profitto sul piano alimentare. In caso contrario, invece, è in genere molto più complicato arrivare ad un’alimentazione davvero sana per chiunque. Andando più sul pratico, credo che un requisito fondamentale verso un’alimentazione sana sia l’equilibrio, che significa mangiare sempre un po’ di tutto, senza avere paura di nessun alimento (non è forse risaputo che un bicchiere di vino al giorno fa bene? Certo una bottiglia ad ogni pasto, magari con un grappino di fine pasto, invece fa male, molto male) ma componendo un quadro variegato sul quale magari ci soffermeremo nel prosieguo della nostra chiacchierata. Con un consiglio finale molto semplice ma molto efficace: se davvero imparassimo a mangiare quando abbiamo fame, cioè il nostro organismo ci segnala che è il caso di mangiare qualcosa, e fossimo anche in grado di smettere di mangiare non appena ci siamo saziati, ecco sono sicuro che la maggior parte dei problemi di sovrappeso sarebbero facilmente superati. E questo consiglio non è così banale come sembra perché ad esempio non vale per la sete e per l’assunzione di acqua, perché (sportivi attenti!) in questo caso è necessario bere sempre e ben prima di avere sete.
Trova più divertente e stimolante lavorare con famosi calciatori – o cmq sportivi- oppure con “gente comune” ?
Diciamo che la lavorare con atleti d’alto livello come i calciatori professionisti è molto stimolante per una serie di motivi. Per loro l’alimentazione è tutto (vedasi l’autobiografia di Nole Djokovic recentemente pubblicata dove afferma esplicitamente che imparare a mangiare l’ha reso un campione da ottimo tennista quale era; NdR che si può riprendere nel testo) ed è impossibile esprimersi a livelli d’eccellenza senza osservare delle precise e rigorose regole alimentari in genere ritagliate su misura per ciascuno di loro. Inoltre, tanto per riallacciarmi a quanto detto prima, la stragrande maggioranza di loro ha piena consapevolezza di quello che mangia, anche se a volte segue diete molto personali e anche un po’ bizzarre, ed è pronto ad ascoltare il nutrizionista della squadra con molto interesse. Infatti i calciatori non modificano la propria dieta se prima non hanno ben realizzano quali vantaggi derivano da questi cambiamenti e dall’assunzione di particolari cibi.
Quanto incide una sana ed equilibrata alimentazione sul nostro stile di vita ?
Credo di poter affermare che l’approccio all’alimentazione riflette molto lo stile di vita più che incidere. Intendo che il soggetto superindaffarato e sempre di corsa dedicherà ai pasti pochi minuti (sbagliando), ma magari una certa attenzione, anche se in pochi minuti è difficile gestire correttamente un pasto; il soggetto disordinato probabilmente mangerà disordinatamente e quello metodico sarà più attento e più rigoroso su come e quanto mangia e dedicherà più tempo a questa attività. Non a caso il ben noto movimento Slow Food, nato proprio per generare consapevolezza sull’alimentazione, è diventato un vero e proprio motore di un filosofia di vivere Slow che ha contagiato molti ambiti delle nostra società. Da questa vicenda davvero emblematica si impara che con un approccio attento e accurato all’alimentazione si può davvero incidere nel nostro stile di vita….
Qual è la maggiore difficoltà del suo lavoro?
Paradossalmente è quella di convincere i calciatori a concedersi qualche divagazione gastronomica… Può sembrare curioso, ma molti di loro, soprattutto i più esperti hanno maturato negli anni una propria dieta, sempre impeccabile dal punto di vista nutrizionale, basata su pochi cibi dei quali sono sicuri dell’efficacia nutrizionale e ai quali quindi si affidano senza problemi. Se dopo aver giocato di sabato, la domenica al centro tecnico dopo l’allenamento leggerissimo del post-partita, si propongono piatti più gustosi e finalmente diversi da quelli più frequentemente proposti (anche perchè spesso sono ospiti le famiglie, bambini compresi dei calciatori, almeno al Milan), ad esempio si prepara una bella pasta alla carbonara, beh… l’effetto sugli atleti è quasi di perplessità verso questa “trasgressione” alimentare anziché di gratitudine per avere proposto qualcosa di nuovo e di più appetitoso. Ma, come detto sopra, non bisogna avere paura di nessun alimento se preso nelle giuste proporzioni.
Usa i prodotti Nutrilite da tempo, ci può consigliare qualcosa di specifico da prendere in questa stagione!?
Diciamo che di base la stagione estiva non necessita di particolari supplementazione, se non l’acqua per la quale però non è necessario ricorrere a supplementi specifici, a meno che non si svolga attività sportiva agonistica o amatoriale, ma intensa, nel qual caso una bevanda isotonica è essenziale per rifondere i sali eliminati con la sudorazione e quindi l’eccellente Strive Plus di Nutrilite è consigliatissimo. Altrimenti d’estate la natura ci fornisce molti supporti, con frutta e verdura di tutti i tipi in grande quantità, da consumare in maniera variata almeno 5 volte al giorno. In questo modo vitamine e fitonutrienti sono assunti dall’organismo in buona quantità e in modo del tutto biologico con l’alimentazione. Anche il sole fa la sua parte trasformando il precursore della vitamina D in molecola attiva. Quindi prendere un po’ di sole anche se con l’avvertenza di proteggersi con creme solari ad alta protezione. L’estate però è anche la stagione della vita all’aria aperta e dell’attività fisica, per cui attenzione a supplementarsi con gli antiossidanti e le vitamine che lo sport richiede in grande quantità
Si sa che i dolci , in particolar modo lo zucchero bianco, sarebbero da evitare -o quasi-, ma c’è un dolce “sano” che possiamo prendere senza avere quei soliti e noiosi “sensi di colpa”?…
La domanda mi piace molto perché mi permette di introdurre una questione fondamentale. Per ogni nutriente, compresi i tanto vituperati zuccheri semplici, è sempre possibile ottenere una versione “sana”. Come si fa? Semplice, bisogna prepararselo da soli avendo cura di selezionare gli ingredienti. Voglio dire che tra una torta preparata in casa con ingredienti selezionati (farina biologica, uova fresche magari del contadino, marmellata fatta in casa e così via) e la classica merendina acquistata al supermercato c’è una differenza abissale, anche se alla fine magari si è comunque consumato una fetta di crostata più o meno dello stesso peso. Ci tengo a dire che per i bambini/ragazzi che fanno sport anche l’integratore liquido può essere preparato in casa aggiungendo a 500 mL di acqua 2 cucchiaini di fruttosio senza bisogno di investire fortune in drink preconfezionati utili solo quando l’intensità o la durata dello sport diventano importanti. Fra l’altro studi recenti hanno dimostrato che negli sport di precisione, come la scherma o il tiro con l’arco acqua e fruttosio funzionano meglio di qualsiasi integratore più complesso.
Si parla tanto del buonissimo e segretissimo gelato che viene preparato ogni giorno appositamente per i calciatori… può svelarci qualcosa? …
Qualcosa sì, la ricetta no, è segretissima! Comunque come è facilmente intuibile è un gelato prodotto fresco dai nostri cuochi, ogni giorno, a partire da ingredienti accuratamente selezionati, a cominciare dal latte biologico, ingredienti che lo rendono unico al gusto a anche adeguato dal punto di vista nutrizionale.
Quali sono i cibi o gli alimenti da evitare assolutamente e quali sono invece quelli da assumere quotidianamente ?
Rispondere a questa domanda è piuttosto facile se si chiarisce bene il concetto di cibo-spazzatura (il famoso junk-food degli autori americani) che è ovviamente quello da evitare. Cos’è il cibo-spazzatura? Tecnicamente è il cibo che ha subito una serie di processi di lavorazione (in linguaggio tecnico raffinazione) che lo hanno impoverito della maggior parte delle sue qualità nutrizionali aggiungendovi invece diverse sostanze chimiche necessarie per la conservazione del prodotto per lungo tempo che rappresentano però delle vere minacce per la nostra salute. Io raccomando sempre a tutti di leggere attentamente le etichette dei prodotti e se trovano almeno 3 parole di sostanze che non conoscono, cambiare prodotto. Questo dovrebbe essere uno dei più importanti insegnamenti di educazione alimentare che un genitore dovrebbe impartire ai suoi figli. Per quanto riguarda i cibi sani, ovviamente, spazio a tutti i cibi genuini, biologici (ma veramente biologici, come la frutta raccolta dagli alberi) e prodotti vicino a casa. Tra questi frutta e verdura sempre, specie per gli spuntini, anche spremuta o centrifugata, ma senza dimenticarsi il giusto apporto di proteine e di carboidrati.
Quanto è importante svolgere una regolare attività fisica?
Svolgere una regolare attività fisica è fondamentale per diverse ragioni. Innanzitutto attiva il metabolismo cellulare e permette quindi di armonizzare il ciclo: assunzione di cibo, produzione di energia, consumo dell’energia prodotta, sensazione di fame, nuova assunzione di cibo. È questa la ragione per cui non è pensabile di ridurre il proprio peso solo riducendo il numero di calorie senza svolgere attività fisica. Inoltre il beneficio dell’attività fisica è stato dimostrato da numerosi studi, compresi alcuni che hanno dimostrato che l’esercizio fisico allunga i telomeri che sono le estremità del DNA. In pratica quando i telomeri sono del tutto consumati la cellula muore, per cui allungarli significa allungare la vita delle nostre cellule e quindi migliorare la nostra longevità.