“Monet au coeur de la vie”, non è una “semplice” esposizione ma un viaggio nel cuore della vita di Monet; un percorso dentro l’anima del Maestro più amato e acclamato dell’ Impressionismo. Promossa dal comune di Pavia, a cura di Philippe Cros, la mostra presenta una selezione di opere provenienti da prestigiosi musei di tutto il mondo: dagli Stati Uniti d’America come il Columbus Museum of Art (Ohio), alla Francia come il Musèe d’Orsay di Parigi, dal Sud Africa coma la Johannesburg Art Gallery, alla Romania come il Mnar di Bucarest fino alla Lettonia come The Latvian National Museum of Art Di Riga e da altre importanti sedi internazionali. Un vero e proprio percorso emozionale, una mostra da sorseggiare. Da degustare. Un nuovo approccio che attraverso videoinstallazioni e Story Telling – nei quali i protagonisti sono i sei personaggi chiave della vita di Monet- racconta gli stati d’animo più profondi e intimi di Claude Monet. Un percorso “dentro l’anima”, una vera e propria umanizzazione della sua arte; emozioni che si trasformano in forme e colori.Inutile dire quanto e come ami Monet. Le sue suggestive e fantastiche visioni della natura, la sua innovativa pittura en plein air. Il suo unico, reale astrattismo, fatto di quelle meravigliose macchie di colori, in netto contrasto con quelle che allora venivano considerate le regole pittoriche e accademiche. Il percorso della mostra inizia con gli esordi della carriera dell’artista narrati da Adolphe Monet – padre del pittore che ebbe con il figlio un rapporto piuttosto difficile e contrastato – e si chiude dopo “gli interventi” della prima e della seconda moglie – con le bellissime parole di Blanche Hoschedè – figlia della seconda moglie di Monet, nonché unica allieva con la quale il pittore instaurò un rapporto molto stretto nell’ultimo periodo trascorso a Giverny; luogo magico nel quale Monet riuscì finalmente ad appagare quel suo innato desiderio di tranquillità rurale – che racconta e spiega l’Amore ossessivo che Monet prova per il suo meraviglioso giardino della casa a Giverny, delle loro uscite per dipingere insieme in campagna e dei primi sintomi della cataratta che modificarono sensibilmente la vista, e quindi la percezione dei colori del pittore. Io e la mia ombra – le luci soffuse e il vietato utilizzo del flash, mi hanno fatto apparire, quasi sempre come una sorta di ombra. A volte ero più in luce, altre volte sparivo, trasformandomi in una “strana forma scura”, come se in un certo senso volessi entrare dentro quel quadro; fare parte di esso. Abbiamo ammirato in tutto il suo splendore e la sua meraviglia l’incantato percorso emozionale .Potrei parlarvi della mostra all’infinito, ma come tutte le cose speciali, sono momenti che bisogna vivere, vedere, sentire percepire. Lasciarsi prendere, immergersi, abbandonarsi da quei capolavori che hanno fatto di Monet uno dei più grandi della Storia dell’Arte.
Vi ricordo che la mostra è prorogata fino al 2 febbraio 2014 ! Per tutte le info cliccare QUI
Grazie ALEF Cultural Project Management
Grazie al Settore Cultura e Turismo Comune di Pavia
I’m wearing:
fur jacket ITALKI
t-shirt EFFIGIE
necklace RADA’
carbon bracelet CARBONMALL
leather skirt ASOS
bag AZZURRA GRONCHI “An Italian Theory”
velvet wedges shoes CASTANER
Hair styling : Glamour by Giusy di Naddeo (Viale XI Febbraio, 12, Pavia)