Novità visiva, novità stilistica e novità tecnica rappresentano per l’artista pavese STEFANO BRESSANI la consapevolezza che, per creare un’arte in grado di possedere valore emozionali interscambiabili e condivisibili, è necessario proporre qualcosa che faccia della novità la sua qualità più immediata. Le “Sculture vestite di Stefano Bressani” aprono così il panorama su un nuovo modo di pensare, vedere e concepire l’arte. L’arte attraverso la quale Bressani si esprime è di tipo figurativo con chiari riferimenti alla Pop Art, o meglio alla New Pop(ular) Art. L’arte deve essere capace di coesistere in tre diversi mondi: Arte, Design e Moda. Il filo conduttore che lega questi mondi è la Stoffa. Solo Stoffe che arrivano da vestiti, scelti e smembrati per ricavarne trame, colori e spessori.
Dalla scelta iniziale di tradurre i propri disegni in materiale tridimensionale l’artista è arrivato a utilizzare i propri scatti fotografici, per tradurre in “Sculture vestite” l’intensità espressiva del soggetto che è stato catturato dall’obiettivo della macchina fotografica.
Un soggetto/oggetto fisicamente è tridimensionale, la fotografia lo rende bidimensionale e lo appiattisce. Nell’immagine Bressani va ad interpretare i piani per rendere il soggetto/oggetto nuovamente tridimensionale; nella comunicazione, tramite una foto dell’opera, il soggetto/oggetto torna ad essere bidimensionale.
(Pierangelo Tomaselli)
Tecnica: proprietà di Sculture Vestite di Stefano Bressani-scultura tridimensionale polimaterica. Materiali: polistirene, stoffa di abbigliamento (filati di cotone, sintetici, lycra.),chiodi zincati, cornice a scomparsa in legno di abete grezzo.
I soggetti di Bressani vogliono abbandonare la loro bidimensionalità e recuperare la loro dimensione fisica; allo stesso modo l’artista vuole entrare nel mondo dell’immagine fotografica per meglio comprenderlo. Si viene a stabilire in tal modo un conflitto, tra artista e soggetto, che viene simbolicamente fermato inserendo in ogni singola opera dei chiodi; i chiodi rappresentano per Bressani un fermo che blocca questo scontro tra artista e immagine; i chiodi, inseriti in ogni opera, assumono quindi una funzione puramente concettuale: immagine e artista restano, quindi, uniti indissolubilmente per sempre.
Nel corso della sua attività artistica, Stefano Bressani è passato dalla scelta di immagini di nature morte e paesaggi a ritratti di persone famose, del mondo dello spettacolo, fino ad arrivare a utilizzare immagini di gente comune ma molto comunicativa. La sua ispirazione deriva, comunque sempre, da ciò che un soggetto o un oggetto esprime: tutto ha un’anima e vive nel contesto in cui è inserito; la sfida per l’artista consiste nel riuscire con la sua tecnica a riprodurlo.